Rita Presidente
un sogno per il sud
sabato, gennaio 26, 2008
lunedì, maggio 29, 2006
Giornata nera per la Sicilia
sabato, maggio 27, 2006
venerdì, maggio 26, 2006
lunedì, maggio 22, 2006
"La Borsellino vincera' e dara' voce alla Sicilia che vuole svoltare, a dispetto di coloro che vogliono tenerla nel guado e continuare a malgovenarla come hanno fatto fino a oggi". E' il giudizio del ministro all'Ambiente, il verde Alfonso Pecoraro Scanio, oggi a Palermo per impegni elettorali in vista delle regionali del 28 maggio.
sabato, maggio 20, 2006
Rita Borsellino:
"Battere Salvatore Cuffaro? Non è un miracolo ma un percorso che abbiamo costruito con pazienza e tenacia che darà i suoi risultati".
mercoledì, maggio 17, 2006
giovedì, maggio 11, 2006
Sposata dal 1969 e con tre figli, dal 1995 è stata vicepresidente di Libera, l’associazione fondata da don Luigi Ciotti per organizzare la società civile contro le mafie e per diffondere in particolare tra i giovani una cultura di legalità, giustizia e pace.
Nel corso dell’assemblea nazionale di Libera di quest’anno è stata nominata presidente onorario dell’Associazione.
Con Libera ha contribuito in maniera determinante all’approvazione delle legge 109/96 sull’uso sociale dei beni immobili confiscati alle mafie e sostiene attivamente il progetto Libera Terra.
Già dal 1992 è impegnata attivamente nella società civile nel campo dell’educazione alla legalità democratica, nel diffondere una cultura di giustizia e solidarietà, non solo per tener vivo il ricordo del fratello e di tutte le vittime della mafia, ma soprattutto perché in particolare le nuove generazioni attraverso la conoscenza dei fatti acquistino consapevolezza dei propri diritti, del valore della legalità e della democrazia, una coscienza critica e responsabile che, una volta adulte, consenta loro di fare scelte giuste e coerenti per il bene loro e della collettività nella quale sono chiamate a vivere.
Dal 1994 assieme all’ARCI Sicilia e in seguito con la collaborazione di Libera contribuisce all’ideazione e alla crescita dell’iniziativa “La Carovana Antimafie”, un’esperienza ormai di carattere internazionale che mira a “portare per tutte le strade” l’esperienza di un’antimafia propositiva che vuole incidere positivamente sulla realtà economica, sociale, amministrativa dei luoghi che attraversa stringendo intrecci solidali ed etici tra i cittadini, le istituzioni e le diverse realtà della società civile organizzata presenti sui territori.
Suoi contributi e testimonianze sono contenuti in: Nonostante Donna. Storie civili al femminile, a cura di M.De.Luca, Edizioni Gruppo Abele, Torino 1996; La fatica della legalità. Atti del Corso “in memoria di G. Falcone”, Lucca 1999; I ragazzi di Paolo. Parole di resistenza civile. Edizioni Gruppo Abele, Torino 2002;Fare memoria. Per non dimenticare e per capire;EditorePacini Fazzi; 2002; Rita Borsellino - Il sorriso di Paolo EdiARGO Ragusa, 2005.
Tra i riconoscimenti più significativi che le sono stati assegnati quello che ogni anno il periodico carcerario "Nonsolochiacchiere" di Rebibbia assegna a chi si è particolarmente impegnato per il miglioramento del sistema della giustizia.
Rita Borsellino è inoltre presidente dell’associazione Piera Cutino – guarire dalla talessamia Onlus con sede a Palermo. L’associazione ha tra i propri obiettivi fondanti quello di migliorare l’assistenza ai pazienti affetti da emoglobinopatie; rendere più agevole il soggiorno dei familiari; potenziare la ricerca scientifica nel settore della Terapia genica e del Trapianto in utero; dar vita ad un padiglione ex novo in grado di ospitare per intero i locali della Divisione di Ematologia II con Talassemia dell’Ospedale “V. Cervello” di Palermo; realizzare un Polo di eccellenza per la ricerca con nuove apparecchiature di laboratorio, introducendo nuovi ricercatori e sviluppando gli attuali contatti con Università e laboratori Internazionali.
martedì, maggio 09, 2006
lunedì, maggio 08, 2006
sabato, maggio 06, 2006
Perchè nessuno ha protestato?????????
Candidato alla presidenza del Senato. Dal centrodestra, ma non senza la possibilità di «unire», cioè di ottenere voti dal centrosinistra. Una candidatura, ha esplicitato qualcuno, che vale anche come risarcimento per il «calvario giudiziario» che ha dovuto sopportare. Giulio Andreotti riuscirà a conquistare la seconda carica dello Stato? A ogni buon conto, ecco alcuni brani delle sentenze palermitane che lo riguardano. Vi sono raccontati fatti che basterebbero da soli anche prescindendo dalle paroline finali (assolto, condannato, prescritto) a spingere qualunque cittadino di qualunque Paese civile a decidere di non stringere più la mano a chi ne è stato protagonista.
Altro che cariche istituzionali.Alcune note tecniche. La sentenza di primo grado (del 23 ottobre 1999) è confermata da quella d'appello (del 2 maggio 2003), che la riforma soltanto trasformando l'assoluzione in prescrizione del reato di associazione a delinquere, comunque «commesso fino alla primavera del 1980». Dunque il senatore Andreotti per i suoi rapporti con Cosa nostra è stato riconosciuto responsabile, fino al 1980, del reato di associazione a delinquere (l'associazione mafiosa, con l'articolo 416 bis, è stata introdotta solo dopo i fatti contestati). Per le accuse successive alla primavera del 1980, la Corte d'appello conferma i fatti, confermando però anche l'assoluzione: ai sensi dell'articolo 530 secondo comma del Codice di procedura penale, che ricalca la vecchia insufficienza di prove. Tutto ciò diventa definitivo con la sentenza finale dalla Cassazione, il 15 ottobre 2004. (Società civile.it)
venerdì, maggio 05, 2006
giovedì, maggio 04, 2006
mercoledì, maggio 03, 2006
Rita Borsellino:
Quel che mi interessa in questa prima fase della campagna elettorale è ascoltare, camminare fra la gente e con la società, capire i problemi e le loro origini per provare a trovare le soluzioni nella legalità e nello sviluppo. I cosiddetti "esperti" in questi anni hanno dimostrato quanto la politica istituzionale e di governo si sia allontanata dalla gente, hanno dimostrato che molto spesso il loro essere "esperti" serve solo a favorire interessi di parte o addirittura personali. Credo che la prima parte di un programma credibile sia e debba essere fatta con la storia dei candidati: prendete la storia degli ultimi 13 anni della mia vita e prendete la storia degli ultimi tredici anni dell'impegno politico di Cuffaro: fate voi il paragone.